Piazza dei Miracoli
D’Annunzio, il grande poeta di passaggio a Pisa fu talmente estasiato dalla loro bellezza che definì la Torre, il Duomo e il Battistero dei veri e propri miracoli, ed è proprio da allora che Piazza del Duomo (riconosciuta dall’UNESCO Patrimonio dell’Umanità), ha preso il nome di “Piazza dei Miracoli”.


La Torre Pendente di Pisa
Non potevamo non iniziare da lei, uno dei monumenti italiani più conosciuti e fotografati al mondo: La Torre di Pisa. In realtà nasce come campanile della cattedrale Di Santa Maria Assunta che si trova lì accanto. I lavori per la sua costruzione iniziarono nel 1173 ma durarono per più di 2 secoli proprio a causa della sua inclinazione, che si manifestò sin dall’inizio. La torre si trova infatti su un terreno sabbioso e iniziò a pendere già dal terzo piano, tanto che la costruzione continuò poi nel senso opposto alla pendenza per evitare che si inclinasse ancora di più. L’inclinazione è andata avanti per moltissimi anni, fino ai lavori di ristrutturazione che si sono conclusi nel 2002 (anno della sua riapertura), ed è ora stabile al 5%. Salite i 294 gradini e i 56 metri di altezza per arrivare in cima alla cella campanaria e godere di una vista a dir poco spettacolare!


Il Battistero dedicato a San Giovanni Battista
L’altro edificio della Piazza dei Miracoli è il Battistero dedicato a San Giovanni Battista. Parliamo del più grande Battistero d’Italia (107,25 metri di circonferenza), la cui costruzione fu iniziata nel 1153 dal Diotisalvi e completata, dopo ben un secolo, da Nicola e Giovanni Pisano. Magnifici, all’interno, il fonte battesimale (dove venne battezzato Galileo Galilei nel 1564) e il pulpito, opera di Nicola Pisano, dove sono scolpite le scene della Vita di Cristo. Il Battistero ha inoltre una eccezionale acustica.


Il Duomo di Santa Maria Assunta
Il Duomo, dedicato a Santa Maria Assunta è anche la cattedrale della città. Fu costruito a partire dal 1063 sotto il progetto dell’architetto Buscheto, che fuse elementi classici, normanni, bizantini, paleocristiani e arabi, imitando lo stile dei paesi islamici che intrattenevano con Pisa fiorenti commerci marittimi. Sin dalla sua costruzione, attraverso il Duomo si voleva infatti rappresentare il prestigio e la ricchezza raggiunti dalla Repubblica marinara di Pisa nel momento della sua massima espansione e questo viene indubbiamente testimoniato, all’esterno, dalle ricche decorazioni con marmi multicolori, mosaici e oggetti in bronzo, e all’interno dall’uso di pregevoli marmi bianchi e neri e dalle colonne di marmo grigio.

